Concerto all'Angelo Mai altrove Occupato

Strade bloccate dalla neve, weekend elettorale, guerra contro il più letale virus influenzale. Mi piace sempre fare il quadro della situazione che precede un concerto, perché il contesto contribuisce fortemente a generare emozioni che volente o nolente entrano a far parte della musica.

Quello dell’ Angelo Mai altrove occupato è stato il secondo concerto di UNA fatto nella città di Roma, il primo esattamente un anno fa, organizzato dal collettivo Sheout, in una specie di bunker sotterraneo, dove ci sentivamo tutti esponenti della carboneria, in raccolta segreta ed esclusiva. Suggestiva esperienza di cui conservo un bel ricordo!

 

L'Angelo Mai Altrove occupato, invece è uno spazio tutt’altro che stretto. Palco bellissimo, gente accogliente, professionale e simpatica. Uno di quei posti dove sogni di suonare da ragazzina, perché li hai visto passare i migliori artisti della scena musicale nazionale ed internazionale. Ed è proprio di questi posti che c’è bisogno in Italia, ma soprattutto a Roma una città in parte permeata da un forte sentimento xenofobo che non puoi fare a meno di ignorare. L’angelo Mai è un luogo che racconta molto, uno scheletro, un capannone, avvolto da un mantello di edera, diventato, un teatro-sala concerti, piccola osteria e laboratorio culturale.

Sabato, nonostante la neve, la sala era pienissima! Il concerto è iniziato alle 23 e il pubblico era curioso ed attento. Volti familiari e volti nuovi, un suono avvolgente e luci soffuse. Un pubblico predisposto al sorriso e all’ironia. Dopo di me gli amici A Toys Orchestra hanno infiammato il clima, portando la sala ad una temperatura equatoriale! Si è ballato fino alle 5.00 ma io ero in modalità “prolix logorrix” un termine coniato da me per indicare quelle sere dove parli un casino e ti perdi su quest’isola di confessioni e racconti smarrendo totalmente il contatto con tutto ciò che accade intorno. Infatti sono tornata a casa scalza, dimenticando le scarpe nel camerino! Ma se volete i dettagli... dovrete aspettare il prossimo post.